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Il doping non fa solo male, il doping uccide! Ecco perché noi giovani ci sentiamo di dire: basta!
Dalla morte di Pantani, oltre ai giornali, la gente comune si pone tanti interrogativi sulla questione del “doping” e anche noi giovani ci interroghiamo sull’errato modo di mandare avanti lo sport, che in molte situazioni è sempre meno basato su prestazioni naturali e sempre più su prestazioni artefatte da sostanze. Pare che molti atleti ricorrano ai farmaci per sopportare la fatica, per recuperare in fretta, per diventare più forti.
Noi diciamo che ciò non è giusto, perché lo sport deve essere una competizione leale e basarsi su prestazioni possibili di un uomo e non su quelle indotte dalle sostanze dopanti che tendono a creare un “super uomo”.
Ma quando è nato il termine doping e quali sostanze ne fanno parte ? Noi ci siamo informati e abbiamo scoperto che il termine “doping” è del secolo scorso: nel mondo sportivo ha fatto la sua prima apparizione nella seconda metà dell’Ottocento, con preciso riferimento ad una miscela di oppio, narcotico e tabacco destinata ai cavalli da corsa negli ippodromi americani.
Molte sono le sostanze dopanti usate, tra esse vi sono gli steroidi anabolizzanti, cioè ormoni costruiti in laboratorio che stimolano l’aumento delle masse muscolari. A queste sostanze fanno ricorso soprattutto quegli atleti che praticano specialità sportive basate sulla forza, come ad esempio il sollevamento pesi. Anche le donne, che hanno le masse muscolari meno sviluppate degli uomini, sono indotte a consumare anabolizzanti, sconvolgendo in tal modo la loro femminilità. Tra le sostanze usate per migliorare artificialmente il rendimento atletico ci sono le anfetamine, che agiscono sul sistema nervoso. Alcuni dei farmaci usati inibiscono il senso della fatica e assumendoli l’atleta viene ad essere privato di un importante meccanismo di difesa,che lo salvaguarda dallo sfinimento e lo rende facile preda dell’insidioso collasso o dell’infarto. L’atleta aumenta certamente la propria capacità lavorativa, ma finisce per intossicare l’organismo accumulando in misura incontrollata le sostanze chimiche. 
Le conseguenze inevitabili sono la distruzione del fegato e molte volte la morte. Insomma il doping è un veleno per il corpo! Le sostanze sono come una bomba, che prima o poi lo fanno esplodere! Ha senso tutto ciò? Noi diciamo di no!!!!
Noi rivogliamo uno sport sano e come noi tutti quegli sportivi, e senz’altro sono molti, e sono i più, che non fanno uso di sostanze e che lavorano su se stessi per ottenere, con fatica, dei risultati reali.

Vi invitiamo quindi a partecipare al 
nostro SONDAGGIO sull'argomento. 
"Per raggiungere ottime performance sportive 
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Cosimo Girolamo & Claudio Micco

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