UNA
SIGNIFICATIVA MATTINATA A SCUOLA
"Il SINDACO E IL POETA"
Una pagina locale nella ricorrenza del 15° anniversario della
morte dei Partigiani
Dumas e John
Venerdì
5 Dicembre, noi ragazzi di Terza siamo stati invitati presso
la Biblioteca “Dante Strona” di Fontaneto a partecipare
alla commemorazione del Partigiano sindaco John e del
Partigiano e poeta Dumas, a cui, peraltro, è dedicata la
Biblioteca.
Alla manifestazione sono intervenuti relatori importanti ed
erano presenti, oltre ai parenti dei commemorati, personalità
conosciute nel territorio, tra esse il Sindaco e il nostro
Direttore scolastico, dott. Bresich.
In questo incontro abbiamo dato il nostro semplice contributo
esprimendo come sia importante ricordare chi ha lottato per
gli ideali della pace e della libertà. Siamo infatti sicuri
che la memoria del passato può aiutarci ad evitare che
avvenimenti simili si ripetano ancora. Abbiamo pensato di
arrivare preparati all'incontro, documentandoci con alcune
immagini e testimonianze dell’epoca relative alla zona di
Novara e raccogliendo messaggi sulla pace scritti da noi e da
alcune personalità significative (Il materiale è ora esposto
a Scuola).
Marco, un nostro compagno, in un tema ha sintetizzato con
queste parole la pagina tragica ed eroica nel contempo che fu
la lotta partigiana:
“ …Ma basta tornare indietro di una sessantina d’anni
per ricordare che anche noi eravamo in guerra: i Partigiani e
gli Alleati uniti per liberare l’Italia dai tedeschi e dai
fascisti. La guerra dei partigiani fu appoggiata da tantissima
gente, che voleva la liberazione del nord Italia, dove c’era
la Repubblica di Salò, e di quella del sud con l’aiuto
degli Alleati, che sbarcarono in Sicilia. A questa guerra, che
rappresentò la speranza di tutto il popolo, molti si
aggregarono, pur sapendo che c’era in ballo la vita ,
consapevoli che bisognava combattere fino in fondo, anche se
si sapeva di poterla perdere. Grazie ai loro valorosi sforzi
l’Italia riuscì a liberarsi dai tedeschi e dai fascisti.
Noi giovani dobbiamo comprendere che bisogna impegnarsi per
costituire un futuro migliore in cui i conflitti siano solo un
lontano ricordo e dove la pace arrivi in tutto il mondo”
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due
momenti della manifestazione |
In
un mondo ancora attraversato da tanti conflitti, anche noi
riteniamo che dobbiamo impegnarci tutti per costruire un
futuro di solidarietà e di rispetto dei diritti umani.
Le poesie di Dante Strona che i nostri compagni hanno letto
durante la manifestazione rappresentano un invito a camminare
in questa direzione.
Per questo vogliamo proporvi la poesia “Banditi” [1]
, poiché essa, a nostro avviso, più di altre del poeta,
esprime lo spirito che guidava l’impresa della Resistenza.
Erano così, negli
abiti lisi,
negli stracci “civili” segnati
dalla polvere e dal fango,
nelle zazzere e nelle barbe
incolte
e la stanchezza di strade
e sentieri:
volti marcati dal sonno
breve
su giacigli di frasche, di paglie,
di fieno,
nell’odore di stalla e di baita
e nella pelle, acido,
quel sentore, umido, di fumo-
e sempre -insaziata-
la fame dei giovani.
Erano così, rare le armi,
dissimili - preziosi colpi
come decine di rosario
da recitare
pochi grani alla volta
e poi sganciarsi, nell’ombra,
quando gli sterpi di Baraggia
erano velo
all’insidia nemica
o la neve portava i lupi
dei mongoli, sulle tracce.
Morti, erano cenci grigi,
fagottelli scomposti
in un candore di mani bianche
addossati
ai recinti dei cimiteri,
ai muri delle case bruciate,
nella neve delle strade
o al sole
implacabile, delle piazze.
Erano così i primi “banditi”
divenuti poi Brigante e valanga,
vento di Libertà, Resistenza,
sole d’Aprile e pagine di Storia.
E credere in Loro,
nei Morti e nei vivi, sembrava
impossibile:
occorreva un atto di fede
grande
come il dovere di dirle queste cose
se verità è amore,
ora che nessuna “verità” eguaglia
la vostra statura nel tempo,
Compagni,
e noi, i rimasti, vi guardiamo
come i monti, a sera,
senza trovare parole.
Linda
Teruggi, Chiara Venanzetti, Gloria Martelli
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[1] Banditi erano chiamati i Partigiani dagli occupanti Tedeschi !
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