Racconti:  La verifica  

Racconto umoristico di Alessandro Garbagnoli

InsegnanteSembrava un giorno tranquillo nella classe, anche se gli alunni sapevano che quel pomeriggio dovevano affrontare una prova difficilissima : la verifica.
Ad alcuni, quelli più bravi e preparati, non importava e non erano preoccupati, invece quelli che non avevano studiato quasi niente, o addirittura niente, tremavano come delle foglie mosse dal vento.

Comunque alcuni di questi pensavano - Cosa importa se prendo un'altra insufficienza, tanto il mio libretto ne è pieno . Qualcuno invece non voleva prendere un'altra insufficienza per non rovinare il suo libretto pieno di disegni . Altri invece pensavano che se si fossero nascosti nell’ armadio sarebbero stati ritenuti assenti .Tutti comunque erano terrorizzati dalla verifica e anche dalla professoressa. Purtroppo le ore della mattina passarono in fretta , e così, dopo essere andati a mangiare nella “tranquilla” mensa scolastica , i ragazzi salirono in classe e si prepararono alla verifica .
Quando entrò, la professoressa vide che ai banchi c’ erano quattro alunni, tutti gli altri, sembravano essersi volatilizzati e gli zaini insieme a loro .
In realtà qualcuno si era appeso sotto alla finestra con lo zaino in spalla , tutti gli altri invece si erano nascosti nell’ armadio e gli zaini erano stati buttati giù dalla finestra. 
La professoressa chiese ai quattro alunni seduti ai loro posti dove erano tutti gli altri e loro le risposero che erano all’ ospedale perché erano stati investiti da un' automobile guidata da un ragazzino di 10 anni . La professoressa per loro fortuna gli aveva creduto ma dopo qualche minuto dall’ inizio della verifica , l’ armadio cadde di colpo e si sentì un urlo che mandò in frantumi il lampadario, il quale cadde sulla cattedra , facendo rizzare i capelli alla prof. Lei diventò rossa dalla rabbia così tanto che il colore dei suoi capelli si confondeva con quello della sua faccia. Si diresse verso l’armadio e cominciò ad urlare – Chi c’è li dentro!?
E così aprendo l’anta dell’ armadio scopri che dentro accovacciati c’erano gli alunni che dovevano essere all’ospedale e diede una nota a tutta la classe, più altre dieci a tutti gli alunni che si erano nascosti nell’ armadio triplicandogli la verifica.
Successivamente data la verifica a quei “poveretti”, quella “strega” , come la chiamava qualcuno , aprì la finestra e gli altri alunni che erano aggrappati caddero giù atterrando sulla strada .
L’ insegnante, più arrabbiata che mai , scese giù in cortile e con maniere “gentili” li riportò in classe insieme a tutti gli zaini che avevano buttato giù .
Dopo aver quadruplicato la verifica anche agli altri, si sedette un attimo sulla sedia .
Ormai mancava poco alla fine della verifica, chi aveva già finito cantava , giocava e disegnava sul proprio libretto.
Quando la professoressa disse di consegnare la verifica si ritrovò sulla cattedra una marea di disegni e aeroplanini di carta e , dopo aver ritirato il tutto , andò via. 
Il giorno seguente riportò le verifiche corrette , e pensate: tutti avevano preso “Ottimo” !!! Forse, la professoressa quel giorno non aveva capito più niente , infatti sotto ad un bel disegno fatto sul foglio della verifica aveva scritto questo commento: 
–Continua così e diventerai un genio .
E così da quel giorno la professoressa, che prima era odiata da tutti, diventò la prof più amata di tutta la scuola.

Alessandro Garbagnoli

Pubblicato da Redazione - martedì 28 novembre 2006 - 16:05:43
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