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News scuola: 10 Dicembre 2006 - Una domenica dedicata alla memoria
I giovani hanno il dovere di ricordare per essere migliori!!!
Un altro modo per avvicinarci alla Storia questa volta ce l’ha fornito il Comune di Suno, invitandoci a partecipare alla Celebrazione del 14 dicembre 1944.
In quella infelice data è avvenuto un eccidio: 9 uomini, mentre erano intenti nei lavori dei campi, venivano raggiunti da alcune fucilate e uccisi.
L’invito è stato accolto da noi con interesse, perché la giornata ci ha offerto l’opportunità di parlare dei valori che ci ha consegnato la Resistenza.
Dopo che sono stati deposti i fiori sulla lapide, la banda musicale ha sottolineato con la musica solenne le principali fasi delle celebrazione.
Il sindaco ha tenuto un pregevole discorso alla cittadinanza, che ci piace ricordare quasi integralmente. "... Ci sono stati degli anni in Italia quando le persone venivano uccise per caso, soltanto perché si trovavano nel posto sbagliato. Nel gergo tecnico dell’epoca si chiamava rappresaglia e in quel caso le persone non venivano uccise per le idee o per il loro nome, ma solo per fare un numero, una quantità . E la vita umana era governata dalla casualità , dall’angoscia, dalla paura, e la violenza e le armi erano le uniche leggi usate per gestire la società ...
... Credo che noi dopo tanti anni, dobbiamo chiederci se questo era un metodo giusto, se siamo d’accordo ad uccidere o a mettere in prigione tutte le persone che hanno idee politiche diverse dalle nostre.
In quegli anni di guerra, tante persone speravano un giorno di avere un futuro migliore. Speravano di poter aprire la porta di casa senza trovarsi davanti un uomo con un fucile puntato. Speravano anche nel rispetto supremo della persona, in modo completo, che tenesse conto di tutti gli aspetti dell’essere umano: il colore della pelle, la nazionalità , quanti soldi possiede, le sue idee politiche.
Speravano anche di poter crescere dei figli in serenità e in allegria, con le giornate piene delle risate dei bambini, al posto dei rumori dei fucili e dei cannoni.
Oggi, a distanza di tanti anni gli Italiani, hanno imparato ad apprezzare il valore della pace, hanno potuto crescere due generazioni senza guerra.
Noi dobbiamo fare il possibile per continuare sulla strada della pace. Ma per raggiungere l’obiettivo della pace occorre investire tanto tempo, tante idee e tanta pazienza per educare i giovani a distinguere quali sono gli aspetti più importanti della vit a..."
Dopo il brillante e condivisibile discorso del sindaco , è intervenuto l’assessore alla cultura della Provincia, dottoressa Paola Turchelli , che ha presentato il progetto “ I segni della memoria", realizzato dai ragazzi del Liceo Classico in collaborazione con l’Istituto Storico di Novara.
Si tratta di una serie di pannelli illustrativi della storia locale negli anni della Resistenza, che verranno posizionati nell’atrio dei vari comuni della provincia.
La celebrazione è proseguita al Circolo ARCI del paese, ove noi ragazzi abbiamo assistito alla proiezione di un breve filmato sulla seconda guerra mondiale.
Questa occasione è stata importante per riflettere non solo sui fatti di guerra civile che hanno tragicamente segnato la storia delle nostre zone,ma anche sulla guerra e sulle nefandezze che essa porta, ieri come oggi.Â
E’ importante ribadire sempre il valore della pace e del dialogo democratico. Questo è anche il senso della nostra presenza oggi qui.Â
Galleria fotografica »Â
[Foto a cura di Paolo Grazioli]
Spinuso Vanessa e Fabio Bona
