L'opinione:  27 gennaio 2007 - GIORNATA DELLA MEMORIA  

27 gennaio 2007 - GIORNATA DELLA MEMORIA

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Anche quest’anno, in questa triste giornata, noi ragazzi ci siamo trovati a riflettere e commentare quanto è accaduto negli anni del secondo conflitto mondiale, a partire dalla testimonianza di un protagonista che ha vissuto in prima persona la segregazione in un campo di sterminio. Il campo in questione è quello di Aushwitz e la persona è Primo Levi. 
Ognuno di noi, pertanto, ha voluto esprimere il proprio pensiero.
Siamo consci che la memoria di quanto è accaduto non debba scomparire, ma al contrario debba esser stimolo per tutti all’impegno per la costruzione di un futuro senza odi e pregiudizi razziali.

La giornata della memoria cade il 27 gennaio, giorno in cui, nell’anno 1945, l’Armata Russa liberò il campo di concentramento e di sterminio di Aushwich-Birkenau.
Ma questa data non è dedicata solamente a questo evento, infatti la Giornata della memoria ricorda la Shoah. Il termine “Shoah” indica la messa in opera di un gigantesco approccio politico, economico,industriale, al servizio di un solo obiettivo: lo sterminio del popolo ebraico.
Secondo me la Shoah è stato uno dei più grandi errori della storia, la conseguenza del cieco fanatismo di uomini che vedevano gli ebrei come razza impura che doveva essere estinta, un’ideologia folle che costò la vita a 6 milioni di persone.
Io personalmente conosco un uomo, tuttora vivente, di 85 anni, che è stato deportato in un campo di sterminio e che, per sua fortuna, è stato liberato; importante testimonianza di quella segregazione è il tatuaggio che ha sul braccio: il suo numero di riconoscimento.
Duso Lorenzo

Stando a ciò che ho letto e ho visto, vivere in prima persona l’orrida verità dei campi di concentramento è un’esperienza terrificante quasi indicibile, che ti prende e ti tocca nel profondo. Leggere le varie testimonianze di quelle persone, la metà delle quali visse questa tragedia con i propri occhi quand’era bambino, ti cambia per sempre. Vivere patendo la fame,la vergogna, la sottomissione, con la morte sempre in agguato, vivere in buchi maleodoranti, sporchi, abitati da topi e insetti, dormire su assi di legno uno sopra l’altro, respirando l’odore delle ceneri dei tuoi compagni, respirando il gas è un’esperienza così crudele e diabolica da rimanere come segno indelebile per tutta la vita.
È veramente toccante ascoltare le testimonianza dei sopravvissuti, ma qualsiasi tentativo di immedesimazione non riuscirà mai a provare quei sentimenti di sofferenza patiti in quei lunghi periodi di internamento. 
Colombi Giulia

Sebbene ci siano persone pazze al mondo, rimango tutt’oggi scioccato ogniqualvolta sento parlare della Shoah. Il solo pensiero che una persona folle come Hitler abbia avuto il coraggio di far scoppiare una guerra mondiale e realizzare un museo per una razza umana estinta (quella ebraica) mi fa venire i brividi.
Milioni di ebrei furono portati nei campi di concentramento nazisti per essere costretti in condizioni disumane al lavoro forzato, per poi finire ammassati nelle camere a gas e trovarvi la morte.
Pensare a quanti bambini hanno trovato la morte in quei campi mi fa stare male.
Il fatto che mi disgusta ancora di più è che ci siano ancora delle persone al mondo che abbiano il coraggio di smentire questi fatti, come il presidente iraniano, che osa dire che gli ebrei sono solo degli intrusi da spazzare via, che non hanno il diritto di stare nel loro paese natio e che l’olocausto è stata solo un’invenzione.
Tacchino Francesco



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Pubblicato da Redazione - sabato 03 febbraio 2007 - 17:00:21
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