Le nostre passioni:  VERGOGNOSI STRISCIONI ALLO STADIO  

striscioni razzistiAd appena 48 ore dalla commemorazione della Giornata della Memoria, un avvenimento davvero increscioso si è verificato a Roma. Domenica 30 gennaio, durante lo svolgimento della partita di calcio Roma-Livorno, sugli spalti dello stadio sono stati esposti degli striscioni di matrice antisemita....«Lazio-Livorno. Stessa iniziale stesso forno», il messaggio esposto per qualche minuto, durante il secondo tempo, dai nazi-ultrà giallorossi in Curva Sud. Poco più sotto, un altro cartello osceno: Gott mit Uns, la scritta famigerata — Dio è con noi — che i soldati di Hitler portavano impressa sui loro cinturoni.
A seguito di tali fatti il giudice sportivo ha squalificato per un turno il campo dei Giallorossi, che dovranno disputare il prossimo con il Cagliari su campo neutro e a porte chiuse.
 

MILANO, 31 gennaio 2006 - L''esposizione di striscioni razzisti e neonazisti nel corso di Roma-Livorno di domenica scorsa è costata cara al club giallorosso, che dovrà disputare il prossimo turno casalingo di campionato, Roma-Cagliari, a porte chiuse e su un campo neutro di cui non si conosce ancora la sede. 
Inoltre i giudici hanno inflitto due diverse multe la prima di 5 mila euro aggiunta alla squalifica del campo, la seconda di 7 mila per gli altri fatti commessi dai tifosi dell''Olimpico domenica scorsa, come esplosione di petardi, l’accensione di bengala e fumogeni, il lancio reciproco con tifosi avversari di bottigliette, aste e oggetti vari. Il giudice sportivo, letti i rapporti del quarto uomo e del collaboratore dell''ufficio indagini ha ritenuto "evocativo del genocidio del popolo ebraico" lo striscione "Lazio-Livorno, stessa iniziale stesso forno" e "gesti apologetici del regime fascista" i saluti romani rivolti all''inizio del secondo tempo verso i tifosi avversari. L’episodio ha fatto molto discutere e ha sollevato proteste e molta indignazione, anche considerando che negli stessi giorni un po’ in tutto il mondo si celebrava, con tante iniziative culturali, la giornata della memoria per non dimenticare l’eccidio di milioni di esseri umani nei campi di concentramento. 

Riflessioni...

Secondo noi ragazzi della Talpa questo è il minimo che il sig. Maurizio Laudi potesse fare per la gravità di quanto è accaduto domenica a Roma. E’ un fatto gravissimo perché le persone che hanno vissuto l’esperienza della guerra e del Nazismo meritano di essere ricordate in un altro modo che di certo non si avvicina nemmeno vagamente a questo; perchè queste persone hanno vissuto dei momenti e delle esperienze che noi ragazzi di oggi non immaginiamo neanche. Allo stadio si è sempre andati per tifare la propria squadra del cuore e non per manifestare, soprattutto in questo modo razzista e barbaro. Perché non si ritorna allo stadio, come nel passato, solo per tifare? Questa è una domanda che rivolgo a queste persone “tifose”. Per tifare non serve fare queste cose.

Simone Agazzini



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Pubblicato da Redazione - sabato 04 febbraio 2006 - 18:17:56
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