Racconti:  Un brivido dal bosco ( 4a e ultima parte )  

Un brivido dal bosco   ( 4a e ultima parte )

Racconto dell’horror in 4 puntate di Francesco Tacchino.

Tom mollò di colpo ciò che aveva in mano e appena entrato in casa si armò fino ai denti e corse nel bosco per cercare suo figlio Mark.
Non aveva meta, ma si addentrò d’impeto, come un forsennato, in mezzo al bosco strillando e sparando a vuoto.
Sua moglie Matilde, nel frattempo, era partita con la macchina semidistrutta per avvisare l’intero villaggio dell’accaduto.
Queste notizie diedero vigore all’odio degli abitanti verso la bestia. Così in breve, con pile, fucili, mitragliette e coltelli, un esercito marciava verso la foresta.
Intanto Tom aveva smesso di fare il pazzo e a mente lucida stava mettendo a frutto tutte le sue qualità di militare, così aveva trovato delle tracce del passaggio della bestia, le segui, e ad un tratto si fermò.
Vi era una radura e in lontananza una collina, nella quale avvistò una grotta. 
Tom rimase fermo, poi, vedendo qualcosa che si muoveva in cima al colle, si mosse.
Lassù trovò Mark incatenato e lo liberò dalle catene che lo imprigionavano
“Sta'' tranquillo”, gli disse. “Ti libero io” .
Ma in risposta ricevette uno strillo: “Attento papà, dietro di te!”.
Tom si girò di scatto e d’impeto scaraventò il ragazzo via dalla traiettoria di quella specie di lupo gigante che avanzava con arti da leone. 
Sguainò il coltello lanciandoglielo in petto con tutta la forza che aveva.
La bestia guaì, ma si mosse verso l’uomo. 
Il signor Widnsey si scansò, estrasse la pistola e sparò, mancando però la creatura.
La bestia per tutta risposta si scaraventò verso l’uomo graffiandogli il petto con i suoi artigli. 
Tom prese la mitraglietta senza successo, perché la creatura gliela buttò via con una manata e nel farlo squarciò dall’omero al carpo il braccio a Tom. 
Ad un tratto giunsero delle grida ed una miriade di proiettili furono sparati dai fucili di uomini nascosti nel canneto… Colpita, la creatura si dibatté dal dolore, poi, dopo che fu rinvenuta, si scaraventò contro gli abitanti e con una sola manata ne decapitò uno, squartò lo stomaco di un altro facendogli uscire i succhi gastrici.
Un coltello, lanciato sopra le teste di tutti, andò ad impiantarsi nell’occhio della bestia. Questa si girò su se stessa, atterrando, dall’alto, su due uomini, che rimasero uccisi nell’impatto. Uno di questi era Tom.
I sopravvissuti, intontiti, si misero intorno al cadavere di Tom e iniziarono a pregare.
Lui era stato il più coraggioso di tutti: da solo aveva affrontato la bestia. 
Il senso di colpa per averlo accusato ingiustamente li attanagliava. 
Tutto era silenzio nel cielo, finalmente era spuntata alla luna.

~ FINE ~

Francesco Tacchino


3a puntata



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Pubblicato da Redazione - domenica 26 febbraio 2006 - 22:21:54
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