Le nostre passioni:  La nostra squadra del cuore: il Torino  

logo Torino calcioCiao, siamo tre grandi, anzi grandissimi, tifosi del TORO , abbiamo 14 e 12 anni, quindi non abbiamo potuto vedere il Toro nei suoi tempi d’oro, quando vinse gli scudetti, la coppa Italia e perse la coppa Uefa contro l’ Ajax immeritatamente, prendendo due pali e una traversa negli ultimi cinque minuti di gioco. Però sappiamo che questa fu una squadra che appassionò e che appassiona ancora oggi tanta gente...

La nascita del Torino Calcio 

Il Torino Calcio, nato dalla fusione del Torinese F.C. con un gruppo di giocatori provenienti dalla Juventus guidati da Alfred Dick, venne fondato a Torino il 3 dicembre 1906 in una sala della birreria "Voigt": Il primo presidente eletto fu Hans Schoembrod e il colore scelto per le maglie fu il granata. La prima partita amichevole contro la Pro Vercelli risale al 16 dicembre 1906. Nel 1907 il Torino disputò il suo primo campionato italiano, giocando al Velodromo Umberto I.

Il Torino nei tempi d’oro

Dal 1912 al 1924 la squadra fu guidata da Vittorio Pozzo e nel 1921 fu giocata una delle più lunghe partite mai disputate: la semifinale contro il Legnano terminò 1-1 e al terzo supplementare dopo quasi tre ore di gioco le squadre si arresero per la stanchezza e si ritirarono dal torneo. Negli anni seguenti il Conte Marone di Cinzano portò in granata il favoloso trio Baloncieri, Libonatti e Rossetti. Nel 1927 il Torino vinse il suo primo scudetto, poi revocato in seguito alla scoperta di un accordo con qualche giocatore della Juventus. L'anno successivo i granata giunsero di nuovo in testa alla classifica e il 22 luglio 1928 conquistarono il loro primo Scudetto.

La squadra campione nel 1928
La squadra campione nel 1928

Nel 1933 Adolfo Baloncieri si ritirò dedicandosi al settore giovanile (i cosiddetti "Balon Boys") e l'11 giugno 1936 il Torino vinse la sua prima Coppa Italia, con la finale Torino-Alessandria finita 5-1. Nel 1939 Ferruccio Novo assunse la carica di Presidente e costruì pezzo dopo pezzo il Grande Torino: nel 1940 esordì Ossola, nel 1941 arrivò Gabetto, nel 1942 giunsero dal Venezia le mezzali Loik e Mazzola. La stagione 1942-43 fu dominata dal Torino che vinse Scudetto e Coppa Italia. Dopo il secondo conflitto mondiale arrivarono altri campioni e i granata vinsero per quattro volte consecutive lo Scudetto. Nel 1947 la nazionale sconfisse a Torino l'Ungheria per 3-2 , in quell’occasione vestivano la maglia azzurra ben 10 giocatori granata!

La tragedia 

Purtroppo, il 4 maggio 1949 avvenne la grande tragedia: di ritorno da un'amichevole a Lisbona l'aereo sul quale viaggiavano giocatori, dirigenti, tecnici e giornalisti si schiantò contro la Basilica di Superga e nessuno sopravvisse. Il Torino venne dichiarato Campione d'Italia a 4 giornate dalla fine del campionato, terminato con la squadra Primavera.
Dopo la tragedia, Novo non riuscì più a ricostruire una squadra competitiva e il periodo di declino toccò il fondo nel 1959 con la prima retrocessione in serie B. Ma la squadra guidata da Senkey ritornò subito in serie A, per ritornare ai fasti di un tempo furono ingaggiati i campioni britannici Dennis Law e Joe Baker, genio e sregolatezza.
Negli anni ’70,Francesco Graziani fu destinato a formare con Pulici una coppia molto affiatata, i "gemelli del gol", l'ingaggio di Luigi Radice portò il Torino a vincere il 16 maggio 1976 al Comunale il suo settimo e ultimo Scudetto.

La squadra campione nel 1976
La squadra campione nel 1976

L'anno successivo fu giocata l'unica Coppa dei Campioni della storia, terminata a Mönchengladbach in 8 contro 11, con " Ciccio" Graziani in porta, mentre in campionato non bastò conquistare 50 punti su 60 per aver ragione della Juventus, che beffò i granata raggiungendo i 51 punti. Gli anni successivi furono privi di risultati, finché nel 1982 Orfeo Pianelli lasciò la guida della squadra a Sergio Rossi. Nel 1984 ritornò Gigi Radice e venne ingaggiato il fuoriclasse brasiliano Junior, grazie al quale e la squadra raggiunse il 2° posto dietro alla sorpresa Verona. Nel 1987 lasciò anche Sergio Rossi e la squadra precipitò in serie B. Con l'arrivo del presidente Borsano e grazie ai tanti giovani del vivaio, si ritornò subito in A, raggiungendo l'anno successivo la zona Uefa e conquistando la decaduta Mitropa Cup sotto la guida di Emiliano Mondonico. Nel 1992 il Torino, fermato da 3 pali, pareggiò per 0-0 la gara di ritorno in casa dell'Ajax e perse la finale di Coppa Uefa, mentre arrivò l'ultimo trofeo, la Coppa Italia.

La rinascita 

La società originaria era il Torino Calcio, ma in seguito al doppio fallimento,quello sportivo, e quello societario, nel 2005 è sorta una nuova società, che porta avanti la tradizione sportiva dell’antica squadra granata, con il nome di Torino Football Club.
Colori sociali: maglia granata, calzoncini bianchi (talvolta granata), calzettoni neri con risvolto granata; in trasferta maglia bianca, calzoncini granata, calzettoni bianchi.

Attualmente il Torino milita nel Campionato di Serie B.

Fragliasso Simone, Guenzi Simone e Guenzi Luca



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Pubblicato da Redazione - sabato 18 marzo 2006 - 16:14:25
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