Le nostre passioni:  Torino 2006: Paralimpiadi Invernali  

Logo Giochi Paralimpici - Torino 2006I Giochi Paralimpici, o Paralimpiadi, sono l'equivalente dei Giochi Olimpici per atleti con disabilità fisiche, visuali o mentali.
Il termine Paraolimpiadi, che viene talvolta utilizzato, è scorretto, in quanto quello esatto è Paralimpiadi (Olimpiadi Parallele).
Sir Ludwig Guttmann organizzò una competizione sportiva nel 1948, conosciuta come Stoke Mandeville Games, per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale; nel 1952 anche atleti olandesi parteciparono ai giochi, dandogli un carattere internazionale.

I primi Giochi per atleti con delle disabilità furono tenuti a Roma nel 1960, sarebbero poi diventati le Paralimpiadi. Le prime Paralimpiadi Invernali furono tenute a Örnsköldsvik, in Svezia, nel 1976.
I giochi sono ormai abbinati sistematicamente ai Giochi Olimpici veri e propri dal 19 giugno 2001 quando fu siglato un accordo tra il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ed il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC).
Il logo dell'IPC è costituito da tre Tae-Geuk, in rosso, blu e verde. I tre Tae-Geuk simbolizzano i tre aspetti più significativi dell'essere umano: mente, corpo e spirito. "Mind, Body, Spirit" fu adottato dall'IPC come motto ufficiale.
La IX edizione dei Giochi Paralimpici invernali si svolge a Torino dal 10 al 19 marzo 2006, mentre le prossime Paralimpiadi estive si svolgeranno a Pechino (Cina) nel mese di settembre del 2008.

Mascotte Torino 2006Torino 2006 segnerà la nona edizione dei Giochi Paralimpici Invernali, un evento che nel tempo, per importanza, è diventato secondo solo alle Olimpiadi della neve tradizionali. 
Ma il fatto che ci siano otto Paralimpiadi precedenti non deve ingannare sull' anno della prima edizione, datata 1976 e svoltasi a Örnsköldsvik, in Svezia. Fino al 1992, infatti, era stabilito che il Comitato organizzatore dei Giochi Paralimpici estivi dovesse realizzare, nello stesso anno, anche quelli invernali; col tempo, però, questa doppia organizzazione cominciò a diventare insostenibile dal punto di vista logistico, così nel 1994 si decise di sfasare di due anni il calendario, in modo da far coincidere questo evento con le Olimpiadi Invernali tradizionali, come già avveniva per quelle estive.
Ma ecco una panoramica di tutte le edizioni.

Örnsköldsvik (Svezia), 1976

Alle prime Paralimpiadi Invernali erano presenti 13 nazioni con circa 250 atleti, rappresentanti soltanto dei non vedenti e degli amputati, le prime categorie di persone disabili a praticare storicamente gli sport della neve.

Geilo (Norvegia), 1980 

Da questa edizione si aggiunsero gli atleti paraplegici, quelli con esiti di paralisi cerebrale e "les autres", coloro che non rientrano nelle categorie precedenti. A Geilo gli stati partecipanti furono 16, ma ci fu un calo nel numero di atleti, scesi a 141. 

Innsbruck (Austria), 1984 e 1988 

Le due edizioni austriache segnarono un grande passo avanti per nazioni ed atleti presenti, fino ad arrivare rispettivamente a 22 e 397. Nel 1984 inoltre, fu significativa l'esibizione di atleti disabili durante lo Slalom Gigante delle Olimpiadi Invernali di Sarajevo, mentre il 1988 segnò la prima partecipazione dell'allora Unione Sovietica e l'introduzione delle gare per la categoria sitting, cioè gli atleti che gareggiano da seduti.

Tighes-Albertville (Francia), 1992 

Qui per la prima volta si utilizzarono gli stessi siti di gara delle Olimpiadi Invernali tradizionali e le delegazioni presenti arrivarono a 24, con 475 atleti. Per problemi logistici fu possibile solo fare le gare di sci alpino e nordico, che videro per la prima volta anche una dimostrazione per atleti con disabilità intellettiva.

Lillehammer (Norvegia), 1994 

La prima edizione delle Paralimpiadi Invernali in concomitanza con le Olimpiadi vide la partecipazione di 492 atleti in rappresentanza di 31 nazioni e l'aggiunta di un nuovo sport, l'Ice Sledge Hockey, l'hockey su slittino. Furono anche i Giochi della neve in cui l'Italia vinse più medaglie, 13 (7 argenti e 6 bronzi).

Nagano (Giappone), 1998 

Il paese del Sol Levante organizzò un edizione caratterizzata da numeri ancora in crescita (32 stati e 571 atleti presenti), ma soprattutto dal rilevante aumento d interesse da parte dei media e del pubblico. 

Salt Lake City (USA), 2002 

Gli ultimi Giochi Paralimpici prima di Torino 2006 videro ben 36 nazioni coinvolte (alcune per la prima volta come Andorra, Cile, Croazia, Grecia e Ungheria) per un totale di 416 atleti. Ma la nota più importante riguardò il numero di biglietti in vendita, che dovette essere aumentato per la grandissima domanda.

Team Italiano - Torino 2006

Commento finale: Le paralimpiadi, pur includendo discipline sportive apparentemente meno emozionanti rispetto alle normali Olimpiadi, sono ugualmente appassionanti; anche se a prima vista l'aspetto fisico degli atleti paralimpici può suscitare in qualcuno un senso di disagio (perché ad alcune persone vedere atleti con amputazioni varie può risultare un po’ di impressionante), questi atleti, solo in virtù della grande forza di volontà espressa e del la voglia di gareggiare, meriterebbero ciascuno una medaglia, indipendentemente dalle loro posizioni di arrivo.
Grazie a tutti gli atleti olimpici e paralimpici per la passione, l’entusiasmo e la volontà che hanno usato per questi fantastici giochi olimpici e paralimpici invernali italiani.
Grazie molte e arrivederci a Vancouver 2010!!!!!!!!!!!

Agazzini Simone & Caviggia Stefano



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Pubblicato da Redazione - domenica 02 aprile 2006 - 12:43:17
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