RICORDANDO IL MIO PAESE: LA MOLDAVIA  

Mi chiamo Vlad, e provengo dalla capitale della Moldavia, Chişinău, una città molto grande che conta più di 650.000 abitanti. Quando, un anno fa, sono arrivato a Fontaneto, quello che più mi ha colpito sono state le costruzioni, che mi apparivano tutte molto vecchie. Nella mia città la maggior parte delle case ha nove-dieci piani, e le più grandi ne hanno ventiquattro e si trovano all’ entrata della città, una di fronte all’ altra. Non ci sono montagne e il paesaggio è pianeggiante con qualche collina.

Un altro aspetto che mi ha stupito è il saluto, poiché da noi si fa soltanto una volta al giorno, mentre qui tutte le volte che ci si incontra.
In paese ho visto tante donne che guidano l’ automobile, invece in Moldavia se ne trovano poche.
Un altro aspetto di diversità è la ricchezza, che da noi hanno in pochi, perché è abbastanza difficile trovare un lavoro.
Nella mia città di bambini ce ne sono tanti ( pensate che nella casa di nove piani dove vivevo abitano 100 bambini), invece qua è difficile trovarne qualcuno con cui giocare al pomeriggio.
Noi abbiamo usanze diverse dagli italiani. L’ 80% dei moldavi si sposa entro i 25 anni, invece constato che la maggior parte delle persone italiane si sposa tra i 30 e i 40 anni. Da noi ci si sposa subito e non dopo anni e anni di fidanzamento.
In Italia quasi tutti i ragazzi si acconciano i capelli con il gel, e ciò sembra normale, invece una persona moldava non capirebbe, e alla domanda: "come sto?" ti direbbe che sembri un gallo.
Da noi le famiglie sono molte numerose, ad esempio mia mamma ha 11 fratelli. Anche nella mia classe c'erano compagni che avevano più di 8 fratelli.
Un altro aspetto di differenza sono i cellulari: da noi la gente ne ha pochi, invece qua adulti e ragazzi ne hanno uno o più. Anch’ io, da poco, ne ho ricevuto in regalo uno!
Da noi le scuole sono grandi , possono avere anche 7 piani, ed includono elementari, medie , superiori e talora la materna. In Moldavia, a differenza che qui, i ragazzi delle elementari non sono separati da quelli delle medie o delle superiori, ma sono uniti, così spesso capita che una classe di prima elementare sia vicina a quelle delle medie o delle superiori.
In Moldavia non ci sono i pulmini che fanno il servizio per gli scolari, e quindi gli alunni vanno a scuola a piedi, con l’automobile del genitore, col filobus o con l’ autobus. Le lezioni durano 45 minuti e tra una lezione e l’ altra c’ è un intervallo di 10 minuti. In questi 10 minuti si può mangiare la merenda o andare da soli in cortile a giocare.
Anche da noi c’ è la mensa. Alle ore 12,00 ci vanno, gratuitamente, i bambini fino alla quarta elementare, invece i più grandi devono pagare e ci vanno alla fine delle loro lezioni.
All’inizio del percorso scolastico occorre scegliere un laboratorio, che sarà definitivo per i 12 anni di scuola successiva, ovvero non lo si può più cambiare. La scelta può cadere tra musica, danza, teatro e disegno.
Io avevo scelto musica, e quindi suonavo anche uno strumento ( il cembalo) e cantavo nel coro. I miei insegnanti mi dicevano che ero bravo nel canto, il migliore tra i maschi!
Da noi ogni Istituto scolastico ha la propria divisa e partecipa a gare di abilità con altre. Il coro della scuola, se ritenuto valido, può partecipare a competizioni che si tengono in numerosi paesi europei.
Con il mio gruppo corale sono stato in Romania, e là abbiamo ottenuto un premio. Altre gare in altri paesi erano già in calendario, io, però, non vi ho potuto prendere parte, essendo venuto a vivere in Italia.

Vlad Ghimp



Pubblicato da Redazione - 21/04/2005 - 19:41
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