RACCONTO-GAME: Racconto... in cerca di finale  

LA TORRE MISTERIOSA…
di Vlad Ghimp

Poco fuori dal centro abitato, sulla sommità di una piccola collina ricoperta di castagni, si eleva ritta per una quindicina di metri una vecchia torre abbandonata, che sin da piccolo mi ha incuriosito.
Quel rudere ha una piccola porta di legno. Un pomeriggio provai a spingerla con la spalla, prima lievemente, poi con forza ed essa lentamente cominciò ad aprirsi scricchiolando fortemente. Entrai con circospezione e mi guardai intorno…

Nella stanza c’erano un mucchio di mobili in stile antico e su di essi uno strato di polvere alta più di un centimetro.
Provai ad aprire un cassetto e trovai dei documenti. Sulla prima pagina di uno c’era scritto : “I SAVOIA”. Tentai di leggere le altre pagine, ma non capivo nulla, perché in quei tempi passati la gente scriveva in modo diverso; solo i numeri riuscivo a leggere.
“Magari sono il primo a trovare questi documenti” -, pensai tra me e me.
- Se consegnassi questi fogli ad un archivio diventerei ricco, così potrei comprare tutto quello che desidero. Mi immaginavo già il titolo col mio nome sui giornali: “Ghimp Vlad, ragazzo di 12 anni, trova un documento dei Savoia”. Così presi il documento e chiusi il cassetto. Stavo per andarmene a casa quando una voce rauca gridò:
- Fermo, metti a posto quello che non ti appartiene!
Mi girai e vidi un vecchietto di statura bassa, con i capelli bianchi come la neve e una faccia sporca ricoperta di rughe. Cominciai ad avere un po’ di paura e provai a scappare, e sempre quella voce rauca urlò:
- Aspetta, non voglio farti del male!
Cominciò ad avvicinarsi a me e mi prese la mano. In quell’attimo sentii trapassarmi nella schiena un sentimento di tenerezza: le sue mani erano così calde e i suoi occhi così tranquilli!
Mi chiese il mio nome ed io, senza neanche aspettare, risposi subito. Mi portò al piano superiore e là v’era la cosa che mi colpì di più: il pulito. C’erano tante armature, spade, scudi, pistole e due quadri: uno con Amedeo VIII e l’altro con Carlo Alberto. Chiesi al vecchio come mai al piano terra era tutto sporco, mentre al primo era tutto perfettamente lindo. Lui mi disse che se qualcuno fosse entrato nella torre avrebbe visto la polvere, lo sporco, le ragnatele e sarebbe andato via. Poi attraverso le stesse scale di legno, siamo saliti al terzo piano, dove abitava lui.
Nella stanza c’era un letto e vicino ad esso un tavolo con una candela spenta. Sulla finestra, che si trovava dall’altra parte della camera, erano seduti sul davanzale tantissimi gabbiani di ogni colore. C’era una magnifica vista sul paese. Mi sono accorto che si faceva sera e quindi scesi le scale in fretta, ma prima salutai il vecchio dicendo:
- C’incontreremo presto!
Aprii la porta ed essa lentamente cominciò a chiudersi dietro di me scricchiolando fortemente.



Cosa credi succederà?
Chi è il vecchio incontrato da Vlad?
Cosa c'è scritto nei documenti?


Prova a trovare un finale...


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Pubblicato da Redazione - 03/06/2005 - 01:03
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