News: Che cos'è uno tsunami
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Inviato da Redazione
08/02/2005 - 17:59

Tsunami
Scheda scientifica



Tsunami è un termine giapponese che significa “onda nel porto”, usato anche nel resto del mondo; in Italia si parla di “onda anomala”. Si tratta di una serie di onde oceaniche gigantesche generate da:

  • Terremoti con epicentro sul fondo del mare

  • Eruzioni vulcaniche

  • Impatti di meteoriti

  • Frane sottomarine

L’energia sprigionata dai movimenti tettonici sul fondo marino acquista una forza frequente a causa di due fattori:

  • La profondità del mare

  • La grandezza dell’oceano che consente all’energia di moltiplicarsi durante il percorso dell’onda.

L’altezza delle onde in oceano aperto è di soli 30-60 cm.
Con queste dimensioni e l’enorme lunghezza queste onde passano inosservate anche da barche, navi ed aerei .Risultano ben visibili anche in oceano aperto solo quando la velocità di propagazione è particolarmente forte in una direzione rispetto alle altre. Quando lo tsunami raggiunge la costa, la velocità delle onde diminuisce e l’altezza aumenta. L’energia che fino ad allora era stata verticale, si sviluppa in orizzontale e diventa una forza devastatrice.
L’onda più alta di cui si ha notizia, 60 m., si abbatté sulla baia di Lituya in Alaska nel 1958.
È anche possibile che uno tsunami non si crei da subito come un’onda gigantesca, ma in un primo momento può assomigliare a una bassa marea: le acque si ritirano velocemente, lasciando scoperto il fondale marino e poi altrettanto velocemente si rigonfiano, prima di abbattersi con forza sulle coste.
Tra il 1900 e il 2000 si sono verificati 796 maremoti nel Pacifico. Il 1938 è stato l’anno in cui si sono verificati più tsunami. Anche l’Italia è, potenzialmente, un’area soggetta a maremoti, a causa della posizione peninsulare e dell’elevata sismicità di alcune regioni.
Il 26 dicembre 2004, il terremoto con epicentro in mare a NW di Sumatra (lat. 3.30 N-long 95.78 E), ha investito il sud-est asiatico, uccidendo migliaia di persone e spazzando via interi paesi, è stato uno dei più violenti dall’inizio del XX secolo. È stato catalogato con una magnitudo di 8.9 Richter.
Il terremoto è stato provocato dalla frattura (1000 Km di lunghezza a 9-10 Km di profondità) verificatasi in una delle numerose faglie, che interessano la zona. Il cedimento della piattaforma oceanica ha provocato lo tsunami.

Giorgio Calabrese






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