IL FUMO: Lo sapevate che?
Riceviamo questo contributo da Mattia Gallo, un ns. ex-alunno, che pubblichiamo volentieri.
Vi suggeriamo di leggerlo attentamente.
Ogni anno in Italia muoiono più di 90.000 persone a causa del fumo.
In Europa i giovani ed i giovanissimi fumano più dei loro coetanei di alcuni anni fa.
Una sigaretta accorcia in media la vita di un fumatore di 5 minuti, circa lo stesso tempo che ci vuole per fumarla.
Ogni anno le vittime del tabacco sono globalmente 3 milioni e 500mila.
In Italia gli amanti del tabacco sono 14 milioni, ma negli ultimi anni i consumi hanno fatto registrare un lieve calo. In Italia, la diminuzione del consumo di tabacco si è registrata tra la popolazione maschile mentre tra le donne si è registrato un aumento delle fumatrici. Il vizio del fumo riguarda le fasce di popolazione con una bassa scolarizzazione e con un buon reddito, ma questo avviene sopratutto per gli uomini. Per le donne è tutto il contrario: più sono istruite e più fumano.
I problemi causati dal tabacco sono molto superiori ai vantaggi. Innanzi tutto occorre affermare che l’abitudine al fumo è terribilmente difficile da perdere. L’incitamento a fare uso di sigarette è rivolto soprattutto ai giovani fra gli 11 e i 18 anni, che in questo modo si sentono più grandi, ma, una volta che l’abitudine si è instaurata, il soggetto n’è schiavo.
Il fumo provoca anche numerose patologie, dai disturbi più semplici alle più gravi, ad esempio il cancro del polmone, che continua a mietere vittime in Italia; e pensare che il fumo di tabacco che provoca questo tumore è la causa più prevedibile della malattia quindi la più evitabile!
Inoltre il fumo è causa del:
-85 % delle altre malattie delle vie respiratorie
-25 % delle malattie del cuore e dei vasi sanguigni.
Nonostante tutti questi micidiali effetti dannosi del fumo, attivo e passivo, il numero dei fumatori non accenna a diminuire significativamente.
Il fumo passivo è quello che siete costretti a respirare in un ambiente in cui altre persone fumano disinteressandosi della vostra salute. La dimostrazione che il fumo passivo è dannoso per i non fumatori, costretti a respirarlo, è data dal fatto che nelle urine di queste persone si trova non solo la nicotina, ma anche una nitrosamina cancerogena. Quanto al rischio di ammalarsi a causa del fumo si è osservato che l’effetto del fumo passivo è equivalente a circa la metà di quello che è l’effetto del fumo attivo.
Oltre ai numerosi composti cancerogeni e co-cancerogeni che si trovano nel residuo catramoso e insieme alle numerose sostanze irritanti che possono provocare prima difficoltà respiratoria acuta e poi cronica, le più importanti sostanze nocive sono: la nicotina e il monossido di carbonio.
La nicotina è:
- responsabile del fenomeno della dipendenza dal fumo.
- responsabile delle alterazioni a carico del cuore e dei vasi sanguigni, può essere causa di infarto cardiaco, cancrena, ecc.
Il monossido di carbonio è:
- responsabile del ridotto apporto di ossigeno alle cellule e ai tessuti e quindi del danno alla funzione respiratoria;
- responsabile della forte riduzione dell’ossigeno nel sangue e quindi del danno a carico dei vasi sanguigni.
Questi dati ci fanno capire quanto sia meglio evitare un’abitudine che non favorisce certo la nostra salute.
Mattia Gallo
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